Il paese s'arrampica per il pendio d'una collina volta a una vasta pianura disseminata di ulivi, intersecata da cave di pietra calcarea, sullo sfondo dell'Etna.
Antonino Uccello
IERI
LA FONTANA DI VIA CANALE
La Fontana di via Canale (demolita negli anni '30 del secolo scorso con sconcertante disinvoltura dagli amministratori del tempo, e ricostruita nel 2008 com'era in origine ( la fontana ritrovata ) è, assieme al ponte di Alfano , un simbolo e una pietra miliare nella storia di Canicattini : in essa venivano raccolte tutte le acque potabili del paese prima che l' illustre nostro concittadino ing. Salvatore Carpinteri non si adoperasse a condurre parte delle acque potabili all'interno dell'abitato, con lo zelo e l'impegno che caratterizzò tutta la sua vita, come cittadino e come sindaco, in favore del suo paese natio.
Salvatore Carpinteri-Lombardo (1812-1898)
Le donne del mio paese
Antonino Uccello (1922-1979)
Le donne del mio paese
portano in dote
pietra lava e bauli
di prezioso corredo.
-Andate a prender moglie
al mio paese!-
Le donne han gli occhi verdi
come oleastre acerbe,
viso d'Addolorata
e seni d'odalisca.
-Andate a prender moglie !...
l
C'era una volta Manchisi
1920-1998
Un lunedì di Pasqua a Manchisi
..quando le acque chiare e limpide di Manchisi, dopo aver consumato la loro spumeggiante energia iniziale, accumulata nella discesa, per spingere al lavoro le pale del mulino Cirinnà, impigrendosi,si allargavano a formare una piccola oasi nel verde, molto ambita per gite fuori porta e comoda per la pesca delle trote, quelle indigene dal puntino rosso, vero e solo marchio di garanzia di origine controllata riconosciuto dai buongustai canicattinesi di allora.
Ne ricordo uno per tutti: mio fratello Mario.
LE CASE RICAMATE DI CANICATTINI
Gruppo di tifosi del Canicattini calcio (I cui giocatori erano chiamati i Canarini dal colore della storica maglia)
RICORDI DI FAMIGLIA
Quando mia madre faceva il pane ,lo lasciava lievitare, tra due lenzuole, sotto una "frazzata" di lana. E poi, sulla faccia larga di ogni pane di un chilo circa, batteva una mano come a schiffeggiarlo, e dal tono capiva se fosse lievitato.
Antonino Uccello
Tratto da A.Uccello
JANIATTINI
Ed.EDIPRINT
1923 1975
RICORDO DI DON VINCENZO MIANO SALESIANO E SEGRETARIO DELLA SEGRETERIA PER I NON CREDENTI
cimitero monumentale di canicattini
E' in questo luogo sacro a tutti i canicattinesi che sono sepolti molti dei ricordi che ho cercato di disseppellire per consegnarli alla memoria storica di Canicattini, come ultimo atto d'amore per il mio paese natio. Ricordo che mia madre, mentre attraversava il cancello, si faceva il segno della croce e pronunciava le parole di rito: "atu statu comu a nui, ammassiri comu a vui".